Mardi Gras

Nata e cresciuta con una madre pazza per i costumi di carnevale, coriandoli e stelle filanti, devo essere stata una grande delusione per lei ritrovarsi con me che piangevo appena aveva finito di farmi il trucco perchè mi pizzicava la faccia o perchè mi dava fastidio portare il costume con il cappotto sotto.
Insomma, non era la mia festa preferita e non lo aspettavo. Appena finite le elementari ho anche smesso di travestirmi per anni ed anni.
Poi sono venuta ad abitare a New Orleans e qualcosa è cambiato. Adesso non vedo l’ora che arrivi Mardì Gras ed inizio a pianificare il mio costume già a settembre 🙂 1660986_10152230152871904_526701374_n

In questo angolo degli Stati Uniti il carnevale è stato importato dai francesi alla fine del 1700 e tutti pensano che siano stati proprio loro ad inventarlo (e qui scatta sempre il mio patriotismo sopito) finchè non mi incontrano e si subiscono il mio pippone su chi ha realmente inventato la tradizione dei costumi carnevaleschi 🙂

Da centinaia di anni il carnevale è una festa sentitissima qui nel sud della Louisiana, anzi è “la Festa” per eccellenza. Dalla sera del 6 gennaio in poi (che qui viene chiamato Twelth Night) tutti si preparano a festeggiarlo con parate e feste che culminano nel giorno di Martedì Grasso. É una ricorrenza così importante che quel martedì non si deve nemmeno andare a lavoro (che per gli americani è una cosa fuori dal comune)!

L’organizzazione dei balli e delle parate di carnevale è affidata a gruppi chiamati “krewes”. Ogni gruppo decide il tema per l’anno in corso e si dà da fare per decorare i carri, trovare i propri costumi (la maschera è d’obbligo per mantenere l’anonimato) e scegliere i throws adatti. 428336_10150633785171904_2137899836_n

I throws altro non sono che i diversi ninnoli che vengono lanciati dai carri o donati a mano dalle walking krewes. I più famosi e comuni sono le collane di perline. Oggi giorno sono fatte di plastica e molte sono dozzinali mentre, di rado, si riescono ancora a ricevere quelle della tradizione, in vetro e molto belle e pregiate.
Ogni Krewe ha un signature throw per l’anno in corso ed è questo il throw più amibito!
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Si va dalle ambitissime noci di cocco decorate di Zulu (unica krewe interamente composta da membri afro americani), alle scarpe di Muses passando per gli scovolini da water di Tucks.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti!

Ogni carro è carico di membri e throws che vengono distribuiti durante i lunghi percorsi coperti dalle parate (si va da un miglio fino a 6), ogni krewes ha un numero variabile di carri inframmezzato da gruppi di majorets, flambeaux, walking krewes e bande scolastiche.
Queste ultime meritano particolare menzione in quanto sono il ritmo del carnevale. Durante le settimane che vanno da Capodanno a Mardi Gras, si possono sentire gli studenti marciare suonando per le vie vicine alle varie scuole. É considerato un grande onore essere invitati da una Krewe a sfilare durante carnevale e tutti si preparano con grande cura ed il risultato lascia a bocca aperta!

La sottoscritta ha un debole per Krewe du Vieux, Krewe of Muses and Krewe of Nyx (le ultime due entrambe prettamente femminili) e non se le perde per nulla al mondo 🙂
A New Orleans non esiste donna, bambina o nonna che sia, che non ucciderebbe per una scarpa di Muses!
Tra qualche anno anche le borse decorate a mano di Nyx (krewe nata 4 anni fa) saranno sicuramente tra i throws più ambiti. IMG_2102

Un’altra cosa tipica di carnevale è la king cake. Certo, niente prenderà mai il posto che, nel mio cuore,  occupano le bugie e le frittelle carnevalesche italiane, ma devo ammettere che mi sono molto affezionata a questa tradizione culinaria. La king cake viene preparata da pasticcerie e panetterie in tutta la Louisiana. Di tradizione francese è stata poi adattata con il passare degli anni ad una versione più… panettosa. Inizialmente (e si può ancora trovare in alcune pasticcerie francesi) si trattava di una torta di pasta sfoglia con crema di mandorle sulla quale veniva posata una corona di cartone e dove, all’interno del dolce, veniva inserito un piccolo bambino di plastica. Chi trovava il bambino doveva comprare e condividere la torta successiva e così via fino a Martedì Grasso. La versione odierna invece, consiste di una ciambella di pasta briosciata insaporita con cannella e coperta con una glassa tricolore (i colori di Mardì Gras sono verde, viola ed oro o giallo). Ci sono varianti che prevedono la farcitura con crema bavarese, mele e cream cheese; dipende dal gusto e dal prezzo che si è disposti a pagare. Il denominatore comune rimane il bambinello di plastica all’interno che determina ancora oggi chi sarà a comprare la prossima torta.

Insomma, la mia stagione preferita è inziata e non vedo l’ora di collezionare tutti i signature throws delle mie Krewes del cuore e sfoggiare il mio costume! E voi festeggerete il carnevale?

Alessia, Louisiana

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