La cassetta degli attrezzi della donna expat

Quando i nervi cedono, le lacrime scendono e le guance sbuffano, e’ giunta l’ora di trovare soluzioni pratiche ai noti problemi delle donne che si trasferiscono altrove e di colpo si ritrovano, in configurazioni diverse (con senza parter e/o con senza prole), sole.

Ecco a voi la cassetta degli attrezzi per la donna che non deve chiedere mai, soprattutto perche’ non ha nessuno a cui chiederlo!

1. La bolla, per mantenersi in equilibrio tra la vita di prima e la vita che verrà.

2. Il martello, per infilarsi in testa quelle frasi di sopravvivenza per fare i contratti di elettricita’, gas, acqua, internet, far la spesa e aprire un conto in banca, iscrivere i figli a scuola e farsi tagliare i capelli se il prossimo rientro in Italia e’ previsto non prima di sei mesi.

3. La brucola per avvitare le proprie sicurezze e svitare le proprie insicurezze.

4. Le punte di legno per far capire alla propria dolce metà i concetti semplici.

5. Le punte di metallo per far capire alla propria dolce metà gli altri concetti.

6. La chiave, per stringere e allentare i bulloni delle relazioni d’amore, amicizia e parentela.

7. La livella, per smussarsi e scivolare meglio nel nuovo contesto.

8. Il cacciavite, per avvitarsi al presente e non saltare via al primo colpo di intemperia emotiva.

9. Il metro, per prendere le misure di chi ci circonda.

10.La pinza, per estrarre quello che non si ottiene con le buone.

Secondo me Mcgyver è figlio di una expat :-D

Secondo me Mcgyver è figlio di una expat 😀

 

12 pensieri su “La cassetta degli attrezzi della donna expat

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